Inter-Sampdoria 1-1, commento e pagelle.

 

Al termine della peggiore prestazione stagionale l’Inter deve accontentarsi di un pareggio, il secondo consecutivo, contro una Sampdoria evidentemente rivitalizzata dalla cura Mihajlovic. Il pareggio segnato  in “zona-Cesarini” non tragga in inganno, i blucerchiati hanno meritato il pari in virtù di un secondo tempo giocato con grande determinazione agonistica unita ad un evidentissimo calo dei nostri. E’ stata una prova grigia, come la giornata di oggi, meteorologicamente parlando. Come spiegarla? L a sensazione è che la squadra sia un po’ stanca. Nonostante non si giochino le coppe europee, molti giocatori oggi sembravano avessero il fiato corto ad un certo punto della partita, ed il motivo va ricercato probabilmente nel fatto che Mazzarri, alla fine, schiera quasi sempre i medesimi interpreti e peraltro non c’è neanche da biasimarlo per questo, lo diciamo da tempo che la coperta è corta, tecnicamente la rosa è povera e quindi non c’è molto da “attingere” dalla panchina per far rifiatare qualche giocatore maggiormente impiegato.

esultanza

 

Volendo approfondire ancora di più il capitolo “cosa è mancato oggi”, credo che principalmente siano due le cose, anzi i giocatori che sono mancati: uno mancava proprio fisicamente, uno invece era in campo ma non ha dato il suo miglior contributo. Parlo di Nagatomo e Palacio.

Il giapponese è un giocatore discusso e discutibile, ma è indubbio che per il momento sia tra i migliori nerazzurri in termini di rendimento. Sappiamo quanto sia importante il gioco sulle fasce per il 3-5-2(o meglio dire 3-5-1-1) di Mazzarri e Nagatomo ha interpretato bene il ruolo per quelle che sono le richieste del Mister, e i suoi 3 gol fin qua segnati ne sono una dimostrazione. Oggi lui ci è mancato, ci sono mancati in particolare i suoi inserimenti offensivi,   qualche ripartenza in particolare  oggi si è dissolta nel nulla di fatto perché mancava il naturale sbocco verso la fascia sinistra perché il Capitano, che oggi sostituiva il giapponese, non ha nelle sue corde gli inserimenti senza palla e si sa che lui il ruolo di esterno lo interpreta in maniera più difensiva. Col senno di poi forse sarebbe stato meglio schierare Pereira su quella fascia. Tecnicamente discutibile, anarchico tatticamente quanto vogliamo,però la fase offensiva, se non altro, la sa accompagnare bene e chissà se, anche per sbaglio, qualcosa di buono in quelle ripartenze poteva fare.

Il “Trenza” canta e porta la croce da inizio stagione e adesso sta tirando il fiato. Qualche buono spunto l’ha avuto anche oggi ma quando si trattava di concludere ha palesato indiscutibilmente la sua scarsa lucidità. Ci vorrebbe un altro attaccante da mettergli a fianco ma dei 4 attaccanti in rosa, come sappiamo, due sono in infermeria, Icardi(peraltro distratto anche da storie tutt’altro che calcistiche) e Milito. Ed allora anche qua, non possiamo biasimare il Mister che non può schierare dall’inizio le due uniche punte rimaste disponibili.

Quello di oggi è il quarto pareggio che, per vari motivi, sa di rimpianto. Pensiamo anche ai pareggi ottenuti con Cagliari, Torino e Bologna. Ma anche qua mi sovviene un dubbio:  4 partite rimpiante probabilmente sono troppe per dare la colpa  solo alla sfortuna. Evidentemente manca qualcosa, speriamo che a gennaio si possa presentare l’occasione per migliorare l’organico per aumentare  così le speranze di conquista di un posto Champions. Perché è vero che Napoli e Roma hanno rallentato, ma per il momento appaiono ugualmente di un gradino superiore a noi. E non scordiamoci la Fiorentina che domani sera ci può raggiungere.

 

 

Le Pagelle.

HANDANOVIC 6. Renan ha tirato da fuori, ma il suo tiro è stato potente e preciso, le sue colpe perciò sono minime per non dire inesistenti. Per il resto i blucerchiati non lo hanno mai impegnato severamente.

CAMPAGNARO 6+. E’ apparso più in palla rispetto a Bologna. Dopo gli infortuni sta ritrovando la sua miglior forma.

campagnaro

ROLANDO 6,5. Ormai sta diventando inamovibile.La Sampdoria, nonostante il forcing durato praticamente quasi tutto il secondo tempo, per pareggiare ha dovuto tirare da fuori area perché negli ultimi 16 metri non si passava, grazie soprattutto a lui.

JUAN JESUS 6. Qualche uscita dall’area palla al piede stile Lucio, con brividi annessi, e poi  sostanzialmente in difesa ha fatto il suo dovere.

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JONATHAN 5,5. Dalla cintola in su, tutta la squadra è stata sostanzialmente latitante e anche lui per una domenica è tornato il Johnny delle prime due stagioni.

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TAIDER 6. L’ex bolognese è un giocatore che non mi fa impazzire, non dispone di particolari qualità tecniche,  però ha dinamismo e personalità da vendere, si fa sempre trovare smarcato a dettare il passaggio ed è pure discreto negli inserimenti. Ed oggi probabilmente Mazzarri ha sbagliato a toglierlo dopo appena 62 minuti di gioco per far posto a Kovacic, perché era l’unico nerazzurro in campo  capace di rendersi utile in entrambe le fasi.

CAMBIASSO 6. Ottimo, come quasi sempre quest’anno, nella fase di interdizione. Pare davvero possedere capacità telepatiche perché riesce spesso ad intuire le intenzioni dell’avversario catturando palloni importanti. Ma oggi però non è apparso brillante come in altre occasioni in fase di appoggio e costruzione. E pure gli inserimenti erano ridotti ai minimi termini.

ALVAREZ 6+ . La sufficienza piena se l’è guadagnata perché lo spunto strepitoso per il primo gol è roba da lustrarsi gli occhi. Ma nel secondo tempo dove si è imboscato?

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ZANETTI 6. Sufficienza di stima per il Capitano, al quale, evidentemente, non si possono chiedere miracoli. In difesa peraltro fa il suo dovere con qualche buona diagonale importante. Ma sarebbe servito come il pane  un esterno  che desse il  suo importante contributo in fase offensiva, ma come detto sulla sinistra la manovra oggi appariva monca.

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GUARIN 6. Il gol e un primo tempo sostanzialmente decente. Nel secondo tempo, anche lui, torna nel suo standard abituale.

PALACIO 5,5. Come detto, da un paio di partite difetta di lucidità e, come detto, è comprensibile.

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KOVACIC 5. “Se non gioca con continuità come può fare bene?”  Questo è il commento-tipo del fan a prescindere del talentino croato. Ma il fatto è che comunque  a Mateo, anche se non parte mai titolare,  viene quasi sempre concesso un minutaggio importante. Oggi, per esempio è stato in campo 32 minuti. E in 32 minuti un potenziale fuoriclasse qualcosa deve farci vedere. Che sia quel “potenziale” che lo frega?

MUDINGAYI S.V. Poco più di 10 minuti nel quale viene buttato nella mischia nel tentativo di contenere il forcing doriano. Tentativo fallito, purtroppo.

BELFODIL S.V. Ancora meno minuti per lui, impossibile potersi mettere in mostra.

 

MAZZARRI 5,5. Come detto lo metto sul banco degli imputati per non aver fatto giocare Pereira che con tutti i suoi limiti, è più portato ad interpretare il ruolo di esterno come lo intende lui rispetto al pur immenso Capitan Zanetti. E  poi per aver tolto troppo presto un Taider oggi prezioso. Anche lui sbaglia, e ci mancherebbe altro, in ogni caso il suo lavoro di ricostruzione resta lodevole e non sarà certo una partita sotto tono a cambiare i giudizi su di lui.

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