Benvenuto Walter, bentornato al solito calciomercato

 

Innanzi tutto, con ritardo lo ammetto, ma lasciatemi aprire l’articolo con una parentesi di benvenuto a Walter Mazzarri, allenatore n.19 della gestione Massimo Moratti. Ultimo anno al Napoli straordinario: record di punti della squadra partenopea da quando vige il campionato a 20 team. Una salvezza capolavoro con la Reggina che, nella stagione 2006/07, venne penalizzata di ben 15 lunghezze per i noti scandali di calciopoli inerenti all’annata 2004/05.

La presentazione ha colpito positivamente un po’ tutti, dagli addetti ai lavori, alla carta stampata, fino a passare per il presidente Moratti che, preso dalle solite ed ormai stranote indecisioni e perplessità, ha faticato non poco per farsi convincere da Marco Branca che fosse l’unica scelta saggia in mezzo al consueto mare di nomi a casaccio che si fanno puntualmente a Maggio, sulla Beneamata. Si e’ finalmente ricominciato a parlare di allenamenti, corsa, determinazione nel perseguire gli obiettivi. Tutti generi di discorsi rimasti orfani della Pinetina da quando Mourinho ha svuotato l’armadietto. Aria di chi non si fa certo mettere i piedi in testa, discorsi chiari e senza giri di parole, insomma diretto e conciso: “l’Inter ha il dovere di lottare per traguardi ambiziosi ma certo è che dopo l’ultimo anno, non sarà facile ripartire.

Ci crediamo Walter”.

Se guardiamo al calciomercato e alle sgangherate decisioni della presidenza degli ultimi anni, poi, ci accorgiamo che non danno alito a nessuna possibile illusione; anche quest’anno, sul filone degli ultimi due, l’Inter dovrà prima far cassa per avere cash sufficiente per portarsi a casa gli obiettivi di mercato. Per una società di un certo tipo di blasone non e’ obiettivamente molto lusinghiero. Oggi (e non solo oggi) il sottoscritto viene tacciato di essere un catastrofista, di non riuscire a vedere il bicchiere mezzo pieno (eh si cari lettori, c’e’ persino qualcuno con la vista arguta che riesce a vederci qualcosa in questo benedetto bicchiere).

Purtroppo fatti, situazione, corsi e ricorsi storici sono tutti dalla mia parte: se l’Inter comincia così, al 99% dei casi o non si hanno idee chiare o, peggio ancora, non si ha nessuna idea. E vedrete quanto poco ci metterà il tempo a catapultarci a meta’ Agosto quando andremo a disputarci i preliminari di Coppa Italia. Soltanto i nomi che si sentono accostati alle rivali.. Tevez per la Juve, Dzeko e Nainggolan per il Napoli, Pastore per il Milan fanno impallidire i tifosi, costretti invece a sorbirsi (con tutto il rispetto) Rolando Bianchi, Alberto Gilardino ed ogni possibile ed immaginabile parametro zero. E dire che una volta certi atleti venivano da noi prima che ascoltare qualsiasi tipo di sirena d’Ulisse provenire da Vinovo o Milanello. Mai come quest’anno si necessita di non sbagliare nulla o poco nulla. Abbiamo davanti a noi solo ed esclusivamente il campionato. Arrivare a conquistare un posto in EL e’ l’obiettivo minimo, arrivare terzi sarebbe un sogno.

Meglio volare bassi e vedere cosa ci passa il convento da qui fino al 31 Agosto.

mazzarri

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