E andiamo! Alla fine di una partita spigolosa,contro una bella Fiorentina, alla quale è mancata soltanto un po’ più di incisività là davanti, arrivano tre punti d’oro, frutto della grinta, della determinazione, del carattere di una squadra che sotto questi aspetti, sotto la guida di Mazzarri, è apparsa decisamente trasformata. Dove possiamo arrivare? Presto per porsi questo quesito, di sicuro c’è che a livello qualitativo presentiamo delle lacune, se ci paragoniamo alle altre grandi, ed anche stasera la “Viola” ha dimostrato di esserci superiore sul piano del palleggio e della tecnica individuale, ma intanto archiviamo queste prime 5 giornate con 4 vittorie e un pareggio, e soprattutto dopo aver strappato 4 punti su 6 a due di queste grandi, la Juventus e, appunto, la Fiorentina. Quindi, viviamo alla giornata e godiamoci il momento.
Le pagelle:
HANDANOVIC 6. Regala brividi al pubblico di San Siro facendosi sfuggire un innocuo cross di Joaquin quando già eravamo sotto, e poi nell’assalto finale viola azzarda un’uscita che forse si poteva risparmiare. Sull’altro piatto della bilancia invece c’è da mettere due parate, una per tempo, sullo stesso Joaquin e Ilicic.
CAMPAGNARO 6+. Forse qualche errore di troppo in fase di appoggio stasera, ma la grinta è sempre la stessa. Mette la testa nella mischia che porta al gol del pareggio di Cambiasso. Nel finale si becca un giallo evitabilissimo.
RANOCCHIA 6+. Nel primo tempo sbanda in un paio di “uno contro uno” , suo vero limite, con Joaquin. Nella ripresa indossa lo scudo e l’elmetto e inizia a combattere pure lui come si deve. Da una sua azione da brividi, alla Lucio versione peggiore, nasce il gol della vittoria.
JUAN JESUS 5+. Lotta e grinta sono il suo pane, si è quindi trovato a suo agio nel clima da battaglia del secondo tempo. Ma quell’ingenuo fallo che è costato il rigore dello svantaggio pesa come un macigno sulla sua prestazione.
JONATHAN 7-. Primo tempo sostanzialmente deludente, nella ripresa si sveglia dopo il gol dello svantaggio, iniziando a proporsi con più continuità e puntualità sulla destra, fino al gran gol che ci regala tre punti d’oro. Chi l’avrebbe detto, solo poche settimane fa, che Johnny sarebbe diventato addirittura decisivo?
GUARIN 5. Peccato, peccato davvero. C’è da mordersi le mani. Un centrocampista potenzialmente completo come lui, piedi, fisico e potenza, che ci “regala”prestazioni così irritanti. Davvero un mistero sapere cosa gli passa spesso nella testa. Esce lui e l’Inter rimonta, solo un caso? Se continua così, tanto vale far giocare Kuzmanovic.
CAMBIASSO 7. Avrà un’autonomia ridotta, patirà il ritmo forsennato degli avversari, ma quando si alza l’asticella della contesa, la sua grinta, la sua intelligenza, il suo essere condottiero fanno la differenza. Il gol è un mix di rabbia agonistica e tecnica.
TAIDER 6. Una prova senza infamia e senza lode, non da bocciare , solo che stasera serviva altro che un centrocampista che facesse il compitino.
NAGATOMO 6+. Non si nasconde mai, si propone sempre, ma anche per lui abbiamo dovuto attendere il gol viola, per vedergli fare cose più efficaci.
ALVAREZ 7+. Nel primo tempo le speranze offensive nerazzurre si sono affidate esclusivamente alle sue invenzioni. Nel secondo tempo,quando pareva essersi spento, estrae dal cilindro l’assist per Jonathan.
PALACIO 6+. Lotta e sgomita come sempre, ma stasera è apparso frustrato per essere stato ignorato più di una volta dai compagni quando era solo davanti al portiere. Comunque sempre prezioso il suo lavoro a tenere impegnata la difesa avversaria. Un po’ più stanco del solito, ha bisogno di un turno di riposo?
KOVACIC 6,5. Serve qualità e lui ne ha da vendere, importanti alcune sue accelerazioni, come sempre. Adesso rimane da capire se Mazzarri vorrà puntarci definitivamente o se lo considera né carne né pesce.
ICARDI 6. Chili, centimetri e fiuto del gol per cercare di rimontare. Alla fine non è stato decisivo ma ci voleva il suo ingresso per alzare il baricentro.
ALVARO PEREIRA 6. Pochi minuti per lui, ma sufficienti per avere il tempo di un “coast-to-coast” in contropiede che meritava miglior fortuna.
MAZZARRI 7. I miracoli continuano, la sua Inter riesce pure a rimontare un gol ad una bella Fiorentina. Si conferma il vero Top Player nerazzurro.