Quando penso a… Inter-Fiorentina

 

Massimo Ciocci, classe’ 68, è stato un attaccante cresciuto nelle giovanili nerazzurre e che prometteva molto. Così tanto che con la maglia della prima squadra, tra il 1985 e il 1988 e nella stagione 1991-92, ha messo insieme ben 54 presenze ufficiali.  Ma alla fine non ha mai convinto del tutto, nonostante che nelle due stagioni  in prestito, ad Ancona nel ’89-90 e a Cesena nel ’90-91 abbia fatto cose importanti. Con i dorici in B, infatti realizzò ben 18 reti. Ma fu la stagione successiva con i romagnoli, nella massima serie, quella  che pareva essere della consacrazione definitiva. Infatti, nonostante la disgraziata stagione dei bianconeri, culminata con la retrocessione, il nostro Massimo realizzò ben 13 reti. Con la maglia dell’Inter, invece, ha segnato soltanto 6 volte.

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Ok, direte voi, ma cosa c’entra Ciocci con un articolo amarcord su Inter-Fiorentina? C’entra eccome perché quando penso a Inter-Fiorentina mi viene in mente, tra gli altri, proprio  il centravanti marchigiano (nativo di Corridonia, Macerata). La metà del suo misero bottino in nerazzurro, infatti,  lo ha realizzato contro i viola. Un autentico incubo per i toscani! E gol pure pesanti: stagione 1986-87, quando alla fine del campionato mancavano una manciata di partite, l’Inter del Trap conservava ancora qualche speranza di raggiungere al comando il lanciatissimo Napoli di Maradona. E per battere una coriacea Fiorentina, allenata da una nostra vecchia conoscenza, il ”Sergente di Ferro” Eugenio Bersellini, il Mister dell’ultimo scudetto, quello del 1979-80, ci volle proprio un guizzo di Ciocci ad una ventina di minuti dalla fine.

La stagione successiva, la giovane punta purgò i toscani sia all’andata che al ritorno.

All’andata a Firenze si viaggiava sul risultato di 1-1 fino al minuto ’84, quando raccogliendo un assist di Altobelli, insaccò alle spalle dell’incolpevole Landucci, regalando ai nerazzurri una vittoria importante che rilanciò una classifica un po’asfittica.

Al ritorno arrivò un sonoro 3-0, e Massimo realizzò la terza marcatura a pochi minuti dal termine.

Dalle parti dell’Arno devono aver tirato un sospiro di sollievo quando l’estate successiva la dirigenza nerazzurra decise di mandarlo  in prestito ad Ancona,  in Serie B. Per la cronaca poi, nel 1991-92 Ciocci, dopo gli exploit marchigiano-romagnoli, fu richiamato alla “casa madre”, ma realizzò soltanto una rete in campionato, peraltro alla prima giornata contro il Foggia. Fu la disgraziata stagione di Orrico e Suarez e i problemi tecnico-tattici e ambientali che caratterizzarono quella stagione non giovarono certo all’ancora giovane Massimo, che però poi, dopo allora, non riuscì più a fare stagioni importanti.

Questa è la storia di Massimo Ciocci, promessa mancata  ma incubo viola.

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